Dipendenza o amore?

31 Luglio 2017
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La dipendenza affettiva è una condizione in cui la relazione d’amore è vissuta come indispensabile per la propria esistenza.

L’individuo vede l’altro come unica fonte di benessere, e pur di non rischiare di perdere l’oggetto amato è disposto a mettere da parte i propri bisogni e desideri al punto da annullare il proprio Sè. Tutta l’energia vitale viene investita nell’amare o nel ricevere amore e approvazione, così da trascurare l’impegno nelle attività volte alla propria autodeterminazione (studio, lavoro, amicizie, ecc.) ed al raggiungimento di obiettivi.

La domanda cruciale è: che differenza c’è tra dipendenza amore?

Una relazione priva di qualsiasi forma di dipendenza è solo un’utopia, la dipendenza è infatti una condizione implicita dell’esistenza umana. In una relazione sana la maggior parte delle interazioni viaggia su un registro adulto. Ciò non vuol dire che in determinate circostanze un individuo non possa dipendere dall’altro: è naturale che in periodi di stress o sofferenza un partner possa necessitare e richiedere maggiore protezione e rassicurazione dall’altro.

Possiamo definire patologica quella relazione impostata in maniera rigida su un’interazione equivalente a quella genitore-figlio, in cui i ruoli sono fissati in maniera rigida: uno ad esempio rassicura, protegge e scappa; l’altro è insicuro chiede aiuto, insegue, ecc.

Nella prima fase della relazione, l’innamoramento, si ritrovano tutti i “sintomi” della dipendenza affettiva ovvero: idealizzazione, desiderio di stare continuamente con la persona amata, ansia di separazione, ossessione per l’altro, manifestazioni somatiche (tachicardia, rossore, eccitazione, ecc.). Tali dinamiche possono considerarsi naturali nella fase dell’innamoramento, poi con il tempo tendono a ridursi d’intensità fino ad essere gradualmente sostituiti da forme più mature e reciproche di manifestazioni affettive come il rispetto, la stima, il riconoscere l’altro per quello che è.

Si può semplificare affermando che nella dipendenza affettiva questo passaggio dall’idealizzazione al riconoscimento dell’altro, non viene completato, tanto che l’individuo resta in un perenne desiderio di fusione con l’altro.

Esiste inoltre un fattore invisibile ma potente che distingue nettamente le due tipologie di legame:

Nella dipendenza non c’è gioia, la gioia è il sentimento che contraddistingue l’amore, quello che identifica la dipendenza è la paura.

Paura di restare soli, paura di non essere degni d’amore e di considerazione, paura di essere ignorati o abbandonati. Si offre il proprio amore con l’assurda speranza che la fonte dell’ossessione possa proteggere dalle proprie paure, al contrario le paure e le ossessioni si approfondiscono al punto che “offrire amore nella speranza di essere ricambiati” diventa la costante di tutta la propria vita.

Liberarsi dalla dipendendenza affettiva è la chiave per lasciarsi alle spalle in tutta sicurezza partner inaffidabili, l’aiuto di uno psicoterapeuta può essere fondamentale per acquisire gli strumenti per prendere in mano la propria vita e costruire relazioni soddisfacenti soprattutto con se stessi.

La propria salute e il proprio benessere devono essere una priorità su tutto il resto.

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