Il dolore per la fine di una relazione: come superarlo?

20 Febbraio 2020
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Il dolore è la reazione psicologica che è conseguente a una perdita, si tratta di una risposta emotiva che si manifesta per aver perso qualcosa o qualcuno di importante per noi e la nostra esistenza. Si tratta non soltanto di un dolore emotivo, ha infatti conseguenze sia fisiche che sociali.

Il dolore in genere si associa al lutto, ma può manifestarsi anche in seguito a una rottura di una relazione sentimentale, alla perdita del lavoro  o di un oggetto con il quale avevamo un forte legame affettivo. Il dolore ci mette davanti al fatto che dovremo adattarci ad una nuova vita senza quella persona o quella cosa, al vuoto lasciato dalla perdita.

Il processo che porta all’elaborazione del dolore si può concludere in maniera naturale dopo un certo periodo di tempo, la sua evoluzione procede fino al superamento del trauma e può fortificarci e farci maturare nonostante la sofferenza  “Ciò che non uccide, fortifica’’ (F. Nietzsche).

Tuttavia questo processo può, in alcuni casi,  avere delle complicazioni e provocare dei disturbi sia fisici che emotivi e sociali, la sofferenza può evolversi infatti verso una vera e propria depressione. Molte persone restano infatti bloccate in una delle fasi che compongono questo processo di elaborazione, senza riuscire a staccarsi e a lasciare ciò che sentono di aver perso.

E` difficile determinare chiaramente quando il processo di elaborazione del dolore si è realmente concluso, può essere considerato un segnale il fatto di riuscire a guardare indietro, ricordare i momenti condivisi sia belli che brutti con uno stato d`animo sereno, con nostalgia ma senza dolore.

Accettare e comprendere il proprio dolore per poterlo affrontare richiede sicuramente tempo, può essere un`occasione per guardarsi dentro ed avere più fiducia in noi stessi facendoci scoprire nuovi aspetti della nostra personalità. La perdita ci costringe ad affrontare dei cambiamenti che, anche se possono spaventare sono sicuramente anche un`opportunità che può essere utile per la propria crescita personale.

E` importante condividere le nostre emozioni e sentimenti senza reprimerli, se necessario cercare l’aiuto di uno specialista della salute mentale.

Un cambiamento importante da fare è quello di incrementare le relazioni sociali, le attività, fare sport o corsi, può essere un modo per riscoprire o riprendere passioni o hobby che per mancanza di tempo o spazio erano state accantonate.

Si dovrebbe prendere seriamente in considerazione di cercare l`aiuto di uno psicoterapeuta quando si presentano alcuni dei seguenti segnali o sintomi:

  • Intensi sensi di colpa
  • Pensieri di fuga
  • Disperazione estrema
  • Inquietudine o depressione prolungata nel tempo
  • Sintomi fisici (insonnia; ipersonnia; cefalea; spossatezza;sensazione di avere un forte peso sul petto; reazioni dermatologiche anomale; perdita o aumento dell`appetito e del peso;ecc.)
  • Rabbia incontrollata
  • Difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane
  • Abuso di sostanze, farmaci o alcool.

Anche se tutti questi sintomi possono presentarsi nel corso di una normale elaborazione del dolore soprattutto nella fase successiva alla perdita, se persistono nel tempo diventano un motivo per preoccuparsi e rivolgersi a un esperto.

L`elaborazione del dolore implica l`entrare in contatto con il vuoto che ha lasciato la perdita, anche se può sembrare faticoso e doloroso è l`unico modo per riuscire a rivedere la luce.

La felicità è una nostra responsabilità!

Il distacco emotivo che implica il far finta di nulla e restare bloccati nel proprio dolore senza vederne l`uscita, equivale a una recita in cui non si è più attori ma semplici spettatori della propria vita e di quella degli altri.

Concludo riportando una parte del brano ‘’Non è per sempre’’ di Manuel Agnelli:

‘’Non c’é niente che sia per sempre

perciò se è da un po’ che stai così male

il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire.

Puoi finger bene, ma so che hai fame.

Tutto è efficacia e razionalità niente può stupire

E non è certo il tempo quello che ti invecchia e ti fa morire

Ma tu ti rifiuti di ascoltare ogni segnale che ti fa cambiare

Perchè ti fa paura quello che succederà se poi ti senti uguale….” (Aftherhours ‘’Non è per sempre’’).

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